Il murale opera di Leonardo Cemak che riprende il disegno dell’artista fabrianese Aurelio Ceccarelli, conosciuto come Aurelio C., che lo realizzò nel 1981, e di cui Cemak fu assistente. L’intervento è stato portato a compimento – grazie ai contributi di Fondazione Carifac e Regione Marche.
La pittura murale originale pian piano si rovinò sino a scomparire quasi del tutto rendendo impossibile il restauro del precedente intervento, si è scelta la strada di una nuova opera che “contenesse” quella originale.
Leonardo Cemak, senigalliese di nascita e da sempre vicino al territorio di Arcevia, ha ideato il suo bozzetto prevedendo il recupero della memoria del murale precedente insieme alla realizzazione di parti totalmente nuove.
L’opera ritrae infatti un adolescente che tiene in mano il filo rosso della storia (mentre nell’opera precedente la figura maschile era rappresentata da un uomo adulto), come un simbolo di continuità tra passato e futuro: esprime il desiderio di volere mantenere l’equilibrio fra tutto ciò che è stato e quindi legato alla tradizione con tutto quello che sarà, legato quindi alla trasformazione. In mezzo c’è ovviamente la città di Arcevia, circondata dal quel suo paesaggio che in tanti invidiano.